Dal 23 luglio al 6 agosto scorso, all’insegna dell’hashtag #ilteatrochesalva, il Lyris di San Giorgio a Liri, in collaborazione con l’associazione culturale Scenikattiva, ha ospitato una retrospettiva dedicata interamente al teatro sociale e di canzone dell’attrice, regista, autrice, conduttrice radiofonica, interprete e cantautrice Alessandra Magrini: otto spettacoli che, attraverso un dialogo serrato fra musica e parole, ripercorrono i luoghi, le memorie e le storie del nostro paese in un singolare teatro di sperimentazione sociale e culturale di impronta popolare in cui la dimensione individuale e quella comunitaria si intrecciano in forme inaspettate, dedicando la prima settimana al teatro sociale e la seconda al teatro canzone. Un’iniziativa in cui la dimensione privata ed introspettiva si trasforma magicamente in collettiva, condivisa e crea i magici presupposti di un teatro che ha realmente la capacità di lenire, curare, salvare insomma.
Tra le varie esibizioni vi sono state: Se questo è un operaio, viaggio nell’inferno Ilva, uno spettacolo ideato nel 2005 e realizzato nello stesso anno assieme agli stessi operai dell’Ilva di Taranto; Madama Cie, rievocazioni estemporanee di una divisa scoppiata, uno spettacolo d’inchiesta che affronta il dramma dei Centri Identificazione ed Espulsione giocando ironicamente con una drammaturgia ispirata alla storia di Lady Oscar, Rosso Vivo la storia di Carla e Valerio Verbano, un omaggio caldo e commosso ad una storia senza risposte e ad una grande madre, Carla, che fu lei stessa protagonista al debutto di questa piéce, Partigiane della libertà, un reading che ripercorre, attraverso documentazioni e testimonianze, l’esperienza di molte donne fondamentali per la Resistenza ed anche uno spettacolo che racconta con affetto, ironia ed un pizzico di trash la generazione figlia degli anni 80, Volevo Essere Raffa.
Riguardo al teatro canzone invece, si tratta di una forma d’arte musicale e teatrale legata alla tradizione popolare romanesca declinata al femminile, frutto di una approfondita ricerca sulla poetica e il linguaggio romaneschi. In collaborazione con il musicista e chitarrista Antonio Carboni, Alessandra Magrini ha reinterpretato la canzone popolare mescolando tradizione e attualità, cercando in angoli e incontrando personaggi dimenticati in vicoletti e borgate, reinventando storie inzuppate di realtà attraverso la rappresentazione di spettacoli come: Trilussa e Belli, i poeti all’osteria, Madama Roma e TiberinaX.