La gravidanza è un periodo di trasformazione e connessione profonda tra madre e bambino. Tra le tante attenzioni che una futura mamma può dedicare al proprio piccolo, la musica rappresenta uno strumento potente per stimolare lo sviluppo prenatale e favorire un legame speciale prima ancora della nascita. Ne parliamo con Susanna Altemura, fondatrice dell’Accademia delle Muse, che ha fatto della musica la sua missione, insegnandola con passione a persone di tutte le età.

Susanna Altemura ci racconta che “diversi studi scientifici confermano che la musica è molto più di un semplice intrattenimento: essa gioca un ruolo attivo nella formazione delle connessioni neurali nel cervello del bambino. Già prima della nascita, il feto è in grado di percepire i suoni e rispondere agli stimoli musicali. Secondo recenti ricerche, circa l’87% dei bambini in utero reagisce alla musica con movimenti specifici della testa, degli arti e persino della bocca e della lingua, movimenti che si interrompono nel momento in cui la musica smette”.

Come affermava Alfred Tomatis, celebre medico e ricercatore, “Tutto è suono, null’altro che suono! Gli astri, i pianeti e l’essere umano stesso sono suono, anche se spesso non ne siamo consapevoli.” Questo concetto suggerisce che la musica non è solo un’esperienza uditiva, ma un linguaggio universale che influenza profondamente l’equilibrio emotivo e cognitivo del bambino già prima della nascita. Ma quando iniziare ad ascoltare musica in gravidanza? Altemura conferma che la capacità di percepire i suoni si sviluppa precocemente: già dal terzo mese di gravidanza, il feto inizia a ricevere stimoli sonori, grazie alla formazione delle strutture uditive e neurologiche che, una volta nato, gli permetteranno di apprendere il linguaggio. Ascoltare musica in gravidanza dunque offre numerosi benefici in primis favorisce il rilassamento della mamma: riduce lo stress e l’ansia, emozioni che possono avere un impatto negativo sul bambino. In secondo luogo stimola lo sviluppo cerebrale del feto, favorendo la formazione di connessioni neurali e infine crea un ambiente sonoro familiare, aiutando il neonato ad adattarsi più facilmente ai suoni dopo la nascita. All’interno del grembo materno infatti il bambino percepisce i suoni in modo ovattato. Il battito cardiaco della madre, il rumore del flusso sanguigno e il movimento dell’aria nello stomaco creano un sottofondo ritmico e costante. I suoni esterni, seppur attutiti dal liquido amniotico e dalla parete addominale, arrivano comunque al feto e possono influenzarlo positivamente.

“Il feto – continua Altemura – percepisce la musica attraverso due modalità principali: l’udito, grazie allo sviluppo dell’orecchio interno. Le vibrazioni ossee, che trasmettono il suono al corpo del bambino, contribuendo alla stimolazione sensoriale. L’esposizione alla musica in questa fase della vita può quindi influenzare la capacità di ascolto, la sensibilità musicale e persino il senso del ritmo del bambino. Non tutta la musica – aggiunge- ha gli stessi effetti sul bambino in utero. Alcuni generi musicali sono particolarmente indicati per favorire il benessere e lo sviluppo prenatale.

La musica da prediligere è quella di Mozart le sue melodie armoniche hanno un effetto positivo sul bambino, favorendone il rilassamento e la stimolazione cognitiva. Oppure Vivaldi, la sua musica aiuta a mantenere un ritmo cardiaco costante e riduce l’attività motoria del feto, creando un effetto calmante. Da evitare invece i brani di generi come rock, hard rock e musica acid, che possono agitare il bambino e causargli uno stato di tensione.

La musica in gravidanza oltre ai benefici neurologici, produce un altro effetto straordinario quello di permettere alla mamma di entrare in contatto con il proprio bambino in modo profondo e istintivo. Ascoltare musica, cantare o semplicemente rilassarsi con melodie dolci durante la gravidanza crea un’esperienza condivisa tra madre e figlio, che continuerà anche dopo la nascita. La musica in gravidanza non è solo un piacevole passatempo, ma un vero e proprio strumento di crescita, armonia e connessione affettiva. Un dono prezioso che accompagna il bambino fin dai suoi primi giorni di vita, ancora prima di venire al mondo.

Ringraziamo Susanna Altemura fondatrice dell’Accademia delle Muse
Via Rosmini, 185 Viareggio
0584/334859
mail: accademiadellemuse22@gmail.com

www.accademiadellemuse.it/

Maria Luisa Lafiandra