Alla Casa della Musica Sabato 12 Ottobre (20:30) sul palco per ParmaJazz Frontiere Festival l’esito del laboratorio con i giovani del quartiere Montanara di Parma dal titolo Il suono di una città: una produzione ParmaFrontiere 2024 realizzata con Luca Perciballi a composizione e chitarra ed Emiliano Vernizzi al sax che ha coinvolto – in collabotazione con il Centro Giovani Montanara – l’intera cittadinanza. 

ParmaFrontiere, in collaborazione con il Centro Giovani Montanara, ha organizzato un laboratorio di field recording aperto a tutta la cittadinanza. I partecipanti hanno esplorato la città con microfono alla mano, registrando i suoni che la caratterizzano e imparando una teoria dell’ecologia del suono.

Il workshop vuole essere un’introduzione alla pratica della cattura di “paesaggi sonori” sia da un punto di vista pratico che teorico. Field recording è un termine che fa riferimento a due pratiche diverse di registrazione: la prima è la registrazione di suoni naturali, detta anche fonografia (letteralmente scrittura dei suoni), può essere associato alla fotografia per l’inclinazione a registrare dei segni partendo da materiale concreto (fonti sonore reali non digitali). 

Il potenziale artistico di questa pratica è connesso alle abilità di ricavare contesto musicale da registrazioni d’ambiente, interpretate come “paesaggi” dotati di una specifica qualità sonora e musicale.

I partecipanti di queste sessioni estive sono stati introdotti al concetto e alla storia di questa pratica, attraverso esempi e pratiche derivate dal “Deep listening”,  teorizzato da Pauline Oliveiros.

I partecipanti hanno collezionato un catalogo dei suoni della città seguendo il proprio orecchio e il proprio sentire, utilizzando alcune delle tecniche apprese durante il workshop

Il risultato è una parziale, soggettiva, onirica mappa sonora della città di Parma: un mosaico collettivo di spunti sonori che pilotati e “suonati” da Luca Perciballi, compositore e sound designer, curatore del workshop con la collaborazione di Alberto Leoni. Solista d’eccezione per questo concerto della città il sassofonista Emiliano Vernizzi, noto artista e sperimentatore parmigiano. 

In questo concerto, Luca Perciballi, compositore e sound designer, e Emiliano Vernizzi ci guideranno in un viaggio sonoro attraverso Parma, creando dal vivo una composizione ispirata alle registrazioni raccolte durante il laboratorio. Vernizzi con il suo sax e i suoi effetti digitali distenderà la propria musica sulla mappa di una Parma rielaborata elettronicamente per diventare un viaggio nella memoria fisica di chi la abita.

Luca Perciballi nasce accostando ad una formazione da improvvisatore un percorso da compositore in ambito contemporaneo, studiando in Italia e in Olanda. 

Il suo lavoro prende corpo della pratica esecutiva strumentale, estendendosi sia alla composizione tradizionalmente intesa che a quella di stampo elettroacustico. 

Perciballi persegue una ricerca dove la materia musicale è dominata dal suono come agente organolettico, messo in relazione con una fitta rete di rimandi e memorie.

Oltre alla produzione solistica è leader di Organic Gestures e ha collaborato con molte delle principali figure della scena jazzistica e improvvisativa quali Butch Morris, Roberto Bonati, Roberto Dani, Anthony Moreno, Alessandro Bosetti, Dave Burrell, Barre Philips, Thomàs de Pourquery.

Come compositore ha ricevuto commissioni da Tempo Reale, Istituto di Cultura Italiano di Cultura di Parigi, ensemble come Discantor e collabora con i registi Francesco Barozzi e Michele Aldino.

Attivo in ambiti multidisciplinari anche in veste di oratore, collabora con attori come Oscar de Summa e coreografi come Simona Bertozzi, Teri Weikel e Alessandro Caroppo.

Emiliano Vernizzi svolge da anni un lavoro di ricerca con progetti di musiche originali attraverso decine di tour in Europa/USA/Asia in festival e jazzclub; leader del pluripremiato progetto transatlantico Pericopes+1; membro della band americana di Izzy Zaidman; co-fondatore del gruppo BlueMoka feat. Fabrizio Bosso; collaborazioni decennali con Gianni Cazzola e membro del brass ensemble di Ottolini ed Enrico Rava; ha svolto attività in veste di freelance in gruppi (Bobby Durham, Franco e Stefano Cerri, Tommy Campbell, Anthony Wellington, Boltro,…) e bigband (feat Eddie Daniels, David Liebman, David Murray, Evan Parker, Max Roach, Bobby Watson) con oltre cinquanta partecipazioni discografiche. Il suo progetto in sax solo ed elettronica è stato recentemente ospite dei Festival de L’ Aquila e di Fano Jazz. E’ docente jazz nei Conservatori di Parma e Cesena.